Oddio,che tristezza. Gli occhi mi si stavano per riempire di lacrime.
Ho appena affrontato uno dei tanti ricordi. Mi fanno soffrire,li odio,li odio,li odio.
Ho rivisto folkestone,con google map ho anche visto la casa in cui mi ospitavano insieme alla mia migliore amica. Sento un nodo stretto, doloroso,pieno di non so cosa.
Era tutto diverso. L'aria di quel paese,Inghilterra.
Le strade pulite,non trafficate. Il cielo bianco e opaco.
L'aria limpida e fredda,il sole appena lieve.
Il freddo,la limpidezza,IL RIGORE di quelle strade,la perfezione.
Ma non erano solo le strade. era la mia vita,le amiche.
dio santo,le persone che in quel periodo adoravo di più.
Bè,perse tutte. Avevo mille progetti,mi sentivo una persona,si,quanto mi sentivo viva.
La vita era ancora inesplorata.
La libertà mi sembrava la massima aspirazione.
Del futuro non mi interessava. della scuola,del lavoro,dell'amore.
La sofferenza,nemmeno a parlarne.
Ho sempre avuto un'anima triste e nostalgica.
Ma quando dovevo vivere ero pronta,anzi,prontissima.
Io lì ricordo le mie sensazioni.
Ricordo com'era essere diversa da ora.
Ricordo com'ero,com'era il mio cuore.
I miei desideri.Addio,tutti inceneriti.
Piango perchè è stato due anni fa.
perchè credevo nella mia vita,credevo che mi avrebbe dato qualcosa.
Folkestone. Ero contenta,ero libera,pura,cazzo. Ero pura,si.
Non pensavo a niente. Non al dolore,non alla colpa,alla menzogna,alla responsabilità.
Nessuno al mondo mi ridarà quelle sensazioni.
nessuno mi farà rivivere quella settimana meravigliosa.
Era il primo viaggio in aereo. Ero al settimo cielo.
In macchina scrutavo impaziente l'aeroporto e ascoltavo fireflies degli owl city.
Mi ricordo le luci,alle 4 di mattina,me lo ricordo come se fosse sucesso ieri.
Le mie due migliori amiche e due nuove compagne che sembravano fantastiche.
Mi aspettavo con loro un futuro pieno di cose straordinarie.
Sognavo un'amicizia splendida,condivisione,risate. Già,a quei tempi sognavo.
Il viaggio in aereo. Non avevo idea di come sarebbe stato,ero spaventata.
Arrivammo davanti a quelle piccole stradine che avevamo i brividi,morivamo di freddo,non ci importava, eravamo comunque euforiche,avevamo voglia di urlare,volevamo divertirci,stare bene,ridere fino a piangere.
La casa con la moquette e la stanza minuscola, il bagno con la cordicella al posto dell'interruttore della luce.
E la cosa più strana in assoluto era l'odore che avevano le case inglesi.
E' un odore che riesco ancora a sentire sotto il naso, un miscuglio di legno e mele e qualche cibo.
Mi fa piangere. Mi fa piangere qualsiasi cosa che mi ricordi quella settimana.
Anzi,a dire la verità mi fa piangere ogni cosa che mi ricordi quell'anno perchè è stato l'ultimo anno della mia Vita. perchè ora no,non vivo.
IN QUESTO MOMENTO MI SENTO MORIRE.
Il sole,la luce. Fuori. La voglia di correre. La voglia di vivere,di ridere troppo.
Fuori il sole. E Dentro le tenebre. I demoni che mi portano sempre più giù. Mi impediscono di essere felice. Dovrò patire fino alla morte. Mi chiudono gli occhi. Non vedrò oltre i miei fantasmi. Non vedrò oltre la mia prigione. Vivo nell'oscurità del mio schifoso cuore. Cuore egoista e marcio. Vivo al buio,raggomitolata tra i miei insulsi ricordi,tra le mie disperazioni urlanti.
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